“Un miracolo di musicalità” l’ha definita il critico della Süddeutsche Zeitung, con una carica espressiva “originale, spontanea e sempre molto libera”. Parliamo della violinista fiamminga Noa Wildschut, appena 23enne, che ha destato l’entusiasmo fra chi l’ha ascoltata dal vivo. Fanciulla prodigio, con una dote che l’ha portata al debutto nella grande sala del Concertgebouw di Amsterdam quando aveva soltanto 7 anni, Noa si fa accompagnare dalla coetanea Elisabeth Brauß, nativa di Hannover e affermata pianista. Da gustare il turgido splendore di due Sonate di Schumann e Prokofiev – intervallate da una breve, eccitante novità, del 41enne Joey Roukens.