Theodora, Terpsicore, Joseph and his Brethren, Semele, Il trionfo del tempo e del disinganno sono i titoli di alcuni fra i 24 oratori composti dal sommo Haendel durante la sua lunga vita, in un appassionante assortimento di ouverture e deliziose arie vocali, mescolate a danze, passacaglie e sarabande che rappresentano il meglio del suo catalogo strumentale. Un mix di radici mitologiche, spunti agiografici e vicende bibliche che un tempo segnavano il genere più amato, per definizione, dal pubblico anglosassone e oggi compongono una summa imperdibile di suoni barocchi, che chiunque può considerare un parametro assoluto di bellezza. A confrontarsi con questo programma eccitante, l’Ensemble Jupiter, che ha inciso di recente proprio un disco haendeliano, definito «una West Side Story barocca», con Thomas Dunford e l’acclamatissima mezzosoprano Lea Desandre.
Jupiter è sostenuto da Fondation Orange, Cartier, Centre National de la Musique (CNM), SPEDIDAM and ADAMI. Jupiter è "artist in residence" alla Fondation Singer Polignac (Paris).